Etiopia: la Rotta Storica

L’Etiopia è un paese ricco di storia e antiche tradizioni, è anche l’unico paese africano ad essere sfuggito al colonialismo europeo e per questo è riuscito a mantenere inalterata la maggior parte della sua identità culturale.

Nel Nord del Paese, nelle regioni Cristiane Copte, si trovano gli esempi più straordinari del passato dell’Etiopia, la Rotta Storica è un circuito che tocca le principali destinazioni e siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Di tutti gli aromi esotici e le esperienze del mio soggiorno in Etiopia, è l’incenso che mi manca di più.

Cathleen Falsani

Percorrendo le rotte dell’Etiopia cristiana si ha l’opportunità di fare un viaggio nel tempo immergendosi in antiche atmosfere che riportano al medioevo e inebriarsi della forte spiritualità delle chiese e dei monasteri che sembrano congelati nel tempo.

Partendo da Addis Abeba e dirigendosi verso nord una delle prime tappe interessanti è rappresentata dal monastero Debre Libanos del XII secolo fondato dal Santo Tekle Haymanot a cui la tradizione attribuisce l’aver diffuso la religione cristiana sull’altopiano etiopico.

Tekle Haymanot è certamente uno dei santi più venerati, secondo il mito, meditò in una grotta per 29 anni ed è spesso raffigurato in piedi su una sola gamba, una posizione di preghiera e atto di penitenza; si narra che la gamba che non appoggiava al terreno avvizzì e si staccò dal tronco.

Oggi il monastero è meta di pellegrinaggio per i fedeli etiopi e sede di una importante scuola religiosa, all’interno i monaci conservano numerosi manoscritti antichi e nella chiesa si possono ammirare magnifici dipinti.

Durante il viaggio verso nord è possibile ammirare la fantastica gola del Nilo Azzurro per poi attraversare gli splendidi paesaggi e i villaggi della gente di Amhara, un paesaggio grandioso con vallate e montagne verdissime.

Bahar Dar ed il Lago Tana in Etiopia

Bahar Dar è la capitale della regione dell’Amhara situata sulle rive del Lago Tana, il più grande lago del paese famoso per i monasteri e le chiese che sorgono sulle sue isole.

Una gita in barca sul lago è il modo migliore per conoscere i segreti custoditi dai monasteri e dalle chiese delle isole; gli edifici sacri costudiscono pittoreschi dipinti colorati di scene religiose, antichi manoscritti e un’impressionante esposizione di bibbie miniate, l’atmosfera è rilassante e i sacerdoti sono sempre disponibili a raccontare la storia dei luoghi e a mostrare le splendide ed enormi croci processionali.

Il lago è fonte di vita per numerose specie di uccelli acquatici tra cui cormorani e pellicani, fiorente è anche la pesca ed è affascinante osservare i pescatori scivolare sulle acque a bordo delle tanqwa le tradizionali canoe realizzate in foglie di papiro legate insieme.

A monte del Lago Tana si trovano le leggendarie sorgenti del Nilo Azzurro, la scoperta delle sorgenti è oggetto di discussione, l’esploratore britannico James Bruce sostenne di essere stato il primo a scoprirle nel 1770 ma in realtà sembra che siano stati i portoghesi ad identificarle per primi oltre 200 anni prima, intorno al 1500.

Il Nilo Azzurro esce dal Lago Tana e prosegue la sua lunga corsa verso il Mediterraneo raggiungendo Khartoum, in Sudan, dove si congiunge con il Nilo Bianco.

Le cascate del Nilo Azzurro, le Tis Isat, ossia il fumo di fuoco, sono ancora visibili anche se la costruzione di una diga ne ha limitato la potenza e la spettacolarità, James Bruce le descrisse così: Era una visione stupenda, così straordinaria, così pienamente selvaggia, che se anche secoli fossero aggiunti alla più lunga vita umana, non sarebbero stati sufficienti a cancellarla dalla memoria. Era una delle scene più splendide e più straordinarie del creato.

Gondar in Etiopia

L’ex capitale dell’Etiopia, è certamente una delle città più importanti dell’Etiopia in particolare sotto il profilo storico.

Gondar è definita la città dei castelli, queste costruzioni la rendono affascinante e misteriosa in particolare il Royal Enclosure, che si trova nel cuore di Gondar e conferisce alla città gran parte del suo carattere, il quale dietro alle mure perimetrali conserva cinque castelli e diversi edifici più piccoli, è un luogo affascinante da esplorare.

Il sito archeologico è cinto da mura di cinta fortificate lunghe circa due chilometri con ben dodici porte d’accesso al complesso.

All’interno del complesso di ergevano i monumentali castelli costruiti per ospitare i sovrani etiopi primo fra tutti il forte voluto dall’imperatore Fasiledes, costruito nel 1634, caratterizzato da una pianta rettangolare e quattro torri circolari poste agli angoli del forte.

Il Castello è una mirabile combinazione unica di influenze portoghesi, axumite e persino indiane.

Non lontano dal castello si trova un’altra opera voluta dall’imperatore: una grande piscina, nota come Padiglione della Delizia, circondata da splendidi giardini con giganteschi sicomori.

La chiesa di Debre Birhan Selassie, la Luce della Trinità, è considerata una delle chiese più belle d’Ethiopia e si trova a due chilometri dalla città di Gondar.

L’esterno della chiesa è piuttosto modesto ad eccezione della croce adornata di uova di struzzo posizionata sul tetto ma il vero splendore è l’interno della chiesa che lascia senza parole.

Il soffitto è infatti riccamente decorato con i volti di 80 cherubini alati dai colori sgargianti realizzati seguendo il tradizionale stile etiopico, anche le pareti sono splendide con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Lalibela: la Gerusalemme d’Etiopia

La città di Lalibela è una delle destinazioni più straordinarie al mondo, le sue chiese scavate nella roccia sono dei capolavori dell’ingegno umano e la città è stata giustamente inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco.

Le chiese rupestri lasciano senza fiato, sono state scavate nella roccia e dal terreno si scorge solo la sommità del soffitto, ma basta affacciarsi allo scavo per restare meravigliati da tanto lavoro e fede.

Le chiese di Lalibela infatti si nascondono nelle viscere della roccia, circondate da profonde trincee e collegate tra loro da tunnel sotterranei, gallerie e trincee a cielo aperto.

Il complesso di chiese rupestri fu voluto dal re Lalibela per riprodurre la città sacra di Gerusalemme in terra etiope, oggi è suddiviso in due gruppi distinti.

Le chiese monolitiche sono tutte differenti tra loro ma quelle che le accomuna è l’atmosfera di grande sacralità e gli inestimabili tesori che custodiscono.

Per una descrizioni approfondita delle chiese vi rimandiamo agli articoli di approfondimento di Exploring-africa

Etiopia: la Rotta Storica